Che cosa sono i fermenti lattici?

I fermenti lattici, noti anche come batteri lattici ⎼ dall’inglese lactic acid bacteria ⎼ sono microrganismi fondamentali per il benessere dell’intestino. Si trovano naturalmente nel nostro organismo, ma possono essere assunti anche attraverso determinati alimenti o integratori specifici. La loro presenza accompagna l’uomo da millenni: secondo una leggenda, persino il Re di Francia Enrico I guarì dalla diarrea grazie a uno yogurt proveniente dalla Turchia. Non a caso, tra gli alimenti più ricchi di fermenti lattici troviamo proprio lo yogurt, i formaggi, i latticini e altri cibi fermentati.

Questi microrganismi hanno la capacità di metabolizzare il lattosio, lo zucchero del latte, trasformandolo in acido lattico. Questo processo è particolarmente utile per favorire la digestione e contribuire all’equilibrio dell’intero apparato digerente. A differenza dell’accumulo di acido lattico nei muscoli, che può causare dolori e tensioni, l’acido lattico prodotto dai batteri lattici ha effetti positivi sulla salute.

I fermenti lattici sono considerati batteri buoni perché ostacolano la proliferazione dei batteri patogeni e favoriscono una flora batterica (o microbiota) sana ed equilibrata. È grazie alla loro azione diretta sulla mucosa intestinale che riescono a influenzare positivamente l’intero organismo.

Fermenti lattici probiotici: cosa sono e perché sono importanti

Non tutti i fermenti lattici riescono a superare le difese dell’organismo e arrivare vivi nell’intestino. Quando questo accade, si parla più correttamente di fermenti lattici probiotici o fermenti lattici vivi. La distinzione è sottile ma importante: mentre tutti i probiotici sono fermenti lattici, non tutti i fermenti lattici possono essere considerati probiotici.

I probiotici sono identificati con precisione: si conoscono ceppo e specie di appartenenza, e devono soddisfare precisi criteri di sicurezza stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Una volta giunti nell’intestino, questi microrganismi colonizzano la mucosa intestinale, contribuendo a costruire e mantenere in salute il microbiota intestinale.

Perché è importante mantenere sano l’intestino?

L’intestino è l’organo interno più esteso del corpo umano e svolge numerose funzioni vitali: assorbe i nutrienti, elimina le scorie, protegge il sistema immunitario e contribuisce persino al nostro equilibrio emotivo. È qui che viene prodotta la serotonina, l’ormone del buonumore, il che spiega il legame tra salute intestinale e benessere mentale.

Un intestino in salute è un intestino che lavora bene, senza problemi come stipsi, colite, gonfiore o diarrea. Per mantenerlo tale, è essenziale adottare uno stile di vita sano, seguire una dieta equilibrata e curare l’igiene alimentare. Ma non solo: in caso di stress, terapie antibiotiche o disturbi gastrointestinali, i fermenti lattici possono diventare degli alleati fondamentali per riportare equilibrio e benessere.

A cosa servono i fermenti lattici?

Oltre a riequilibrare la flora batterica intestinale, i fermenti lattici svolgono molteplici funzioni benefiche:

  • Combattono la disbiosi intestinale, ossia l’alterazione della flora batterica;
  • Favoriscono la produzione di anticorpi e rafforzano le difese immunitarie;
  • Aiutano a prevenire i disturbi intestinali legati a terapie antibiotiche prolungate;
  • Contrastano infezioni delle vie respiratorie e urinarie;
  • Supportano l’assorbimento di nutrienti e la sintesi della vitamina K e delle vitamine del gruppo B;
  • Contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo;
  • Alleviano alcune intolleranze alimentari, come quella al lattosio.

Studi recenti mostrano anche potenziali benefici sul benessere della pelle e nel supporto alla gestione di stress e ansia.

Dove trovare i fermenti lattici: alimenti e integratori

Per assicurarsi un apporto adeguato di fermenti lattici, è consigliabile consumare regolarmente alimenti fermentati come kefir, yogurt, formaggi stagionati, crauti, tempeh e prodotti a base di soia fermentata. Tuttavia, quando l’alimentazione non basta o ci si trova in condizioni particolari (terapie farmacologiche, stress, viaggi), può essere utile ricorrere a integratori specifici.

Esistono in commercio numerose formulazioni, ma è importante scegliere quelle più adatte alle proprie esigenze. Rivolgersi al proprio medico o farmacista è il primo passo. Un buon integratore dovrebbe contenere più ceppi batterici diversi e indicare chiaramente il numero di microrganismi vivi presenti.

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